E’ stata presentata oggi a Roma, durante il convegno “Per un futuro di Qualità”, organizzato presso CONFINDUSTRIA, la ricerca “Qualità 2015: evoluzioni ed esperienze in Italia e nel mondo”, frutto del Progetto promosso dal Consorzio QUINN in partnership con ACCREDIA, APQI, CONFINDUSTRIA, EFQM e Fondazione SYMBOLA.
Centralità del cliente e dei suoi bisogni; struttura organizzativa efficiente, snella e governata con responsabilità e attenzione a tutte le parti interessate, in una visione di rete e partnership con fornitori e istituzioni; miglioramento delle performance ambientali; miglioramento continuo e innovazione basata sul valore e lo sviluppo delle persone e la capitalizzazione delle esperienze e della conoscenza pregiata: sono solo alcuni dei contributi in termini concettuali che la Qualità ha apportato alla ricerca dell’innovazione e dell’eccellenza nei sistemi organizzativi (sia di imprese che di Pubbliche amministrazioni) per uno sviluppo sostenibile nel tempo.
Ma quanti di questi principi sono diventati parte integrante della cultura manageriale nei diversi Paesi e in particolare in Italia? Quali aspetti e strumenti della qualità e quali iniziative hanno contribuito allo sviluppo del Sistema Paese e cosa resta da fare?
La ricerca è stata condotta analizzando cosa è stato fatto in Italia e nel mondo per sviluppare la cultura della Qualità come motore di crescita per le imprese, con l’obiettivo di:
“Il nostro Paese è da sempre attento alla Qualità – ha dichiarato il Presidente Giuseppe Rossi alla presentazione della ricerca – ed è questa la chiave che ci permette ancora di difenderci dalla crisi, competere con i mercati emergenti e affrontare le prossime sfide. Innovazione, qualità, servizio, design e reputazione: chi è rimasto fedele a queste direttrici oggi è più forte rispetto a 10 anni fa”.
“La certificazione aiuta le imprese a rafforzare l’impegno in questa direzione e la spinta al miglioramento continuo – ha continuato il Presidente. Per sua natura, l’attività di valutazione della conformità è uno stimolo al confronto con i modelli migliori e le prassi vincenti, nazionali e internazionali; aiuta l’evoluzione in maniera ordinata, garantendo che venga mantenuta e rafforzata la fiducia nei proprio collaboratori e partner esterni”.
“E i numeri numeri di ACCREDIA dicono che l’Italia è al vertice, e non solo in Europa, per numero di imprese certificate da soggetti accreditati; con quasi 161mila certificati di sistemi di gestione per la qualità e oltre 24mila per i sistemi di gestione ambientale – ha concluso Rossi – il nostro Paese risulta primo in Europa e secondo al mondo.”
La ricerca di ACCREDIA, APQI, CONFINDUSTRIA, EFQM e Fondazione SYMBOLA è pubblicata in allegato: in versione short “Proposte per un futuro di Qualità in Italia” e in versione integrale “Qualità 2015: evoluzioni ed esperienze in Italia e nel mondo”.